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L'IMPORTANZA DEL GRUPPO DI PARI NELL'EVOLUZIONE INDIVIDUALE

  • Immagine del redattore: B.
    B.
  • 18 dic 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 7 giu 2024

NESSUNO SI SALVA DA SOLO… SOPRATTUTTO LA DOMENICA   


gruppo di amiche che parlano e ridono al tramonto

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L'antica massima "nessuno si salva da solo" rivela una verità profonda quando si tratta dell'emancipazione individuale e della ricerca personale. Spesso, quando ci troviamo nella necessità di evolverci o di cercare la nostra vera identità, magari a più riprese e in diversi momenti, affiancarsi ad un gruppo di pari, anch’essi impegnati nella medesima ricerca, si rivela uno strumento necessario al fine di sostenere al meglio il nostro cammino.

In questo articolo, si pone l’accento su come l'emancipazione possa venire ostacolata da quelle che possono risultare ormai vecchie frequentazioni come, il più delle volte, lo è la stessa famiglia di origine e come invece un gruppo di pari posizionati sulle medesime frequenze volte alla ricerca e al cambiamento, possa costituire un sostegno fondamentale verso la propria emancipazione.

Tutto questo risulta un non trascurabile elemento di consapevolezza che vale una approfondita riflessione, da tenere sempre ben presente davanti ad ogni necessità di reale rinnovamento.


L'emancipazione, intesa come il processo di liberazione da schemi limitanti al fine di poter abbracciare la propria autenticità e conseguentemente un nuovo sé, è un viaggio sicuramente  individuale. Tuttavia, in questo viaggio volto al cambiamento, spesso scopriamo via via che l'influenza di vecchie frequentazioni, vecchi ambienti sociali e culturali, come anche e sopratutto della stessa famiglia di origine, possono rappresentare la principale forza frenante e il più delle volte sopratutto laddove, a farla da padrone, siano i cosiddetti "buoni rapporti".

Vere e proprie gabbie dorate, in grado di inibire sul nascere ogni possibile volo verso la propria dimensione più rinnovata ed autentica.

Difatti le dinamiche familiari oltremodo radicate nei livelli primari possono resistere non poco al processo di evoluzione individuale, annichilendo, svilendo, banalizzando, distraendo, intorpidendo, seducendo con ogni mezzo possibile al fine di bloccare sul nascere i rinnovamenti utili e necessari al divenire.

La famiglia di origine, mentre svolge un ruolo fondamentale nella formazione della nostra identità, può anche diventare nel tempo un ambiente in cui si perpetua un'identità falsata, vetusta, e non più funzionale al processo in divenire. I ruoli assegnati, le aspettative radicate nel passato e le dinamiche disfunzionali conseguenti, in forma più o meno consapevole, possono fortemente inibire sino a bloccare del tutto il percorso di sperimentazione ed evoluzione individuale, impedendo, in primis, il processo dinamico di spinta al cambiamento, alla sperimentazione autentica di sé e che sta alla base della ricerca della propria vera identità.


Decidere di iniziare a prendere le distanze, affrontando possibili timori, frustrazioni, sensi di colpa, nuove responsabilità ed equilibri conseguenti al proprio cambiamento colpevole di "alto tradimento" verso le altrui aspettative, ruoli, promesse, altrui desideri e i cosiddetti "sacrifici fatti per darci un posto al sole", posizioni di comfort e sicurezze, anche laddove ormai constatate come ingabbianti, finanche ai più gentili e amorevoli abbracci e sostegni o seduzioni di sorta, presuppone una maturata e consapevole scelta, non sempre scontata, assieme a quel po’ di sana determinazione e necessaria "cazzimma" nella sua accezione positiva, di chi ha davvero compreso la differenza tra la vecchia via verso il nulla, e la nuova via verso se stesso.

Ogni cosa "del dietro", difficilmente può comprendere e nutrire l’avanti.

Occorre farsene una prima ragione.

Per abbracciare l’avanti occorre lasciare andare "il dietro".

Occorre farsene una seconda ragione.


Nel momento in cui si inizia a comprende la semplice realtà che un cambiamento presuppone un cambiamento, ecco che l’importanza di modificare il proprio vecchio gruppo sociale, a favore di un nuovo gruppo sociale e di pari, sintonizzato cioè alle medesime frequenze di interesse, diventa pressoché evidente quanto indispensabile.

Un gruppo di persone che condividono simili desideri di crescita personale e di emancipazione non può che diventare uno sprono, uno stimolo e anche un rifugio sicuro. Questo gruppo di situazioni nuove ed affini offre un terreno fertile in cui le persone possono esplorare la propria autenticità senza il peso, vincolo e limite delle aspettative e visioni pregresse altrui, ormai solo forvianti, impossibilitate a comprendere e sostenere davvero il processo rinnovatore in atto.


Il gruppo di pari diventa pertanto un luogo in cui le persone possono condividere le proprie nuove esperienze, le nuove sfide e le prime vittorie.

Questa condivisione crea un senso di appartenenza e sostegno reciproco, fornendo un fondamentale contrappeso alle forze che possono provare ad ostacolare tale emancipazione. Un gruppo di pari non è solo un luogo di supporto, ma anche un'opportunità di crescita collettiva. L'evoluzione condivisa, la condivisione di risorse e la costruzione di una comunità di individui emancipati diventano parte integrante del processo. Insieme, si possono superare facilmente le barriere imposte dalla famiglia di origine e coltivare una nuova identità basata sull'autenticità.


In conclusione, l'emancipazione individuale spesso richiede più di un individuo solitario. Un gruppo di pari si rivela essenziale nel sostegno dell'evoluzione individuale, specialmente quando si arriva a comprendere che la famiglia di origine e le vecchie frequentazioni rappresentano solo oramai un ostacolo, o peggio, una guerra interiore ed esteriore di auto-affermazione destinata solo, in un modo o nell’altro, all’autodistruzione.

Decisamente meglio muovere altrove in senso tanto consapevole quanto responsabile.

A questo serve il gruppo dei pari, a trovare “casa”, e navigare insieme questo cammino di emancipazione diventa non solo un atto di coraggio personale ma anche una dichiarazione collettiva di ricerca di verità e autenticità.

La comprensione profonda tra individui che affrontano percorsi simili è un autentico catalizzatore per la crescita individuale, permettendo di non trovarsi da soli davanti a dubbi e fatiche, spesso altrimenti laceranti, benché sovente solo transitori ed illusori, tipici di ogni fase di cambiamento e che possono spingere erroneamente all’isolamento e nei momenti meno adatti ovvero dove è più facile farlo, ma nessuno si salva da solo… sopratutto la domenica.    


 
 
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